La guida di Fede

Fede
La guida di Fede

Informazioni sulla città/località

Distanza 14km Le antiche origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana, la inseriscono tra le città d'arte d'Italia. Lecce si distingue per la ricchezza e l'esuberanza del barocco tipicamente seicentesco delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti nella locale pietra leccese, calcare molto adatto alla lavorazione con lo scalpello. Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate fu particolarmente curato durante il Regno di Napoli e caratterizza la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di barocco leccese.
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Lecce
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Distanza 14km Le antiche origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana, la inseriscono tra le città d'arte d'Italia. Lecce si distingue per la ricchezza e l'esuberanza del barocco tipicamente seicentesco delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti nella locale pietra leccese, calcare molto adatto alla lavorazione con lo scalpello. Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate fu particolarmente curato durante il Regno di Napoli e caratterizza la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di barocco leccese.
Distanza 15km Centro tra i più popolosi del Salento, la città riveste un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua posizione sul mare Adriatico. È stata sede provvisoria del governo nel Regno d'Italia dal 1943 al 1944.
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Brindisi
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Distanza 15km Centro tra i più popolosi del Salento, la città riveste un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua posizione sul mare Adriatico. È stata sede provvisoria del governo nel Regno d'Italia dal 1943 al 1944.
Distanza 95km Celebre per i suoi caratteristici trulli, modello costruttivo di architettura spontanea, dichiarati dal 6 dicembre 1996 Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.
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Alberobello
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Distanza 95km Celebre per i suoi caratteristici trulli, modello costruttivo di architettura spontanea, dichiarati dal 6 dicembre 1996 Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.
Distanza 80km Situato sulla costa adriatica famosa come importante centro turistico a livello internazionale grazie alla presenza di importanti strutture ricettive e complessi turistici nati già a partire dalla fine degli anni Sessanta del Novento e progettati da importanti architetti. Otranto posto nella punta più estrema della penisola salentina e risulta il comune più orientale d'Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascìa, a sud del centro abitato, è il punto geografico più a est della penisola italiana. Dapprima centro greco-messapico e romano, poi bizantino e più tardi aragonese, si sviluppa attorno all'imponente castello e alla cattedrale normanna. Sede arcivescovile e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d'Otranto, che separa l'Italia dall'Albania, e alla Terra d'Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli. Nel 2010 il borgo antico è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell'UNESCO quale Sito Messaggero di Pace.
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Otranto
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Distanza 80km Situato sulla costa adriatica famosa come importante centro turistico a livello internazionale grazie alla presenza di importanti strutture ricettive e complessi turistici nati già a partire dalla fine degli anni Sessanta del Novento e progettati da importanti architetti. Otranto posto nella punta più estrema della penisola salentina e risulta il comune più orientale d'Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascìa, a sud del centro abitato, è il punto geografico più a est della penisola italiana. Dapprima centro greco-messapico e romano, poi bizantino e più tardi aragonese, si sviluppa attorno all'imponente castello e alla cattedrale normanna. Sede arcivescovile e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d'Otranto, che separa l'Italia dall'Albania, e alla Terra d'Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli. Nel 2010 il borgo antico è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell'UNESCO quale Sito Messaggero di Pace.
Distanza 65km Nota per la produzione di ceramiche artistiche e per la produzione di uva da tavola. Sorge a valle della Murgia meridionale, al confine con la provincia di Brindisi.
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Grottaglie
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Distanza 65km Nota per la produzione di ceramiche artistiche e per la produzione di uva da tavola. Sorge a valle della Murgia meridionale, al confine con la provincia di Brindisi.
Distanza 50km Famosa per il suo vino rosso Primitivo, Manduria è situata nell'alto Salento ionico a 10 km dal mare; sorge in una posizione strategica in quanto equidistante da Taranto, Lecce e Brindisi e dunque da qui, qualsiasi località delle tre province è facilmente raggiungibile in poco tempo
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Manduria
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Distanza 50km Famosa per il suo vino rosso Primitivo, Manduria è situata nell'alto Salento ionico a 10 km dal mare; sorge in una posizione strategica in quanto equidistante da Taranto, Lecce e Brindisi e dunque da qui, qualsiasi località delle tre province è facilmente raggiungibile in poco tempo
Distanza 60km Pittoresca e tutta da scoprire è Ostuni, la Città bianca. Rinomata meta turistica Ostuni vanta un borgo medievale meraviglioso, ricco di stradine e abitazioni imbiancate con la calce in un dedalo che ricorda una casbah araba. Una passeggiata nella città vecchia, detta la “terra” per distinguerla dalla più recente “marina”, regala scorci pittoreschi tra vicoli, ripide scalinate, corti e piazzette su cui si affacciano case bianche impreziosite da gerani, botteghe artigiane, ristoranti tipici e negozietti.
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Ostuni
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Distanza 60km Pittoresca e tutta da scoprire è Ostuni, la Città bianca. Rinomata meta turistica Ostuni vanta un borgo medievale meraviglioso, ricco di stradine e abitazioni imbiancate con la calce in un dedalo che ricorda una casbah araba. Una passeggiata nella città vecchia, detta la “terra” per distinguerla dalla più recente “marina”, regala scorci pittoreschi tra vicoli, ripide scalinate, corti e piazzette su cui si affacciano case bianche impreziosite da gerani, botteghe artigiane, ristoranti tipici e negozietti.
Distanza 4km Le origini risalgono all’epoca della formazione dei casali, dopo il mille, e dovettero essere quelle di un modesto aggregato di famiglie coloniche attorno ad una laura basiliana, di cui a quel tempo pullulavano le contrade. Si accrebbe con i profughi della vicina Valesio quando questa antica città, prima messapica poi romana, ormai ridotta a vita grama a metà del medioevo, fu rasa al suolo da Guglielmo II il malo, sceso in Puglia nel 1157 a punire i baroni ribelli. Torchiarolo fece parte della contea di Lecce” (G. Marzano). La chiesa di Santa Maria Assunta I resti di Valesio (campeggiano le terme romane) si trovano nel cuore della campagna del paese; un sito archeologico rilevante. Anche da tale città sono venuti i primi abitanti di Torchiarolo. Il paese ha origini antiche tanto che viene fatto risalire alla fine del Cinquecento, periodo in cui Torchiarolo era un piccolo centro che palpitava di vitalità religiosa. L'etimologia della parola risente verosimilmente proprio degli sforzi che il paese, molto vicino al mare e perciò facilmente esposto a razzie, profondeva per contrastare gli attacchi dei Turchi che già nel XV secolo s'erano affacciati sulle spiagge adriatiche del Salento. Anticamente, quindi, la parola Torchiarolo, aveva origine certa da Turchi o proprio Turchia, e quindi già nel '400 e '500 Torchiarolo poteva significare "mattatoio" per i Turchi. Il termine “Torchiarolo” deriva dall'avverbio latino "Turce" usato nei registri di morte per indicare un'uccisione barbarica, cioè alla turca, con scimitarre. Di quest'origine ne è prova lo stemma Municipale di Torchiarolo, già comune prima del Seicento, che rappresenta un turco legato con catene ad una torre. Molti però fanno risalire le origini del nome al torchio di legno col quale in numerosi frantoi sotterranei della zona si spremeva l’olio dal frutto dell’albero sacro a Minerva. Il Turculum e il turcularius dettero agli addetti al lavoro dei torchi l’appellativo di “turchiaroli” e all’abitato della contrada il nome di Torchiarolo, paese dei torchi (Marzano). Il paese si estende su un territorio che, anticamente paludoso, è stato bonificato nei primi decenni del Novecento. Oggi esso abbonda soprattutto di annosi uliveti, che lo rendono ridente e profumato (i tre quarti del territorio sono ulivetati), ma anche di vigneti. La caratteristica della presenza massiccia di ulivi (dall’alto appare uno straordinario manto verde che si estende sino alla costa) ha sorretto l'idea che la parola "Torchiarolo", con l'accezione di "Torchio d'oro”, possa riferirsi quindi alla spremitura di olive e uva per la produzione di olio e vino. Nel XVI, Torchiarolo, divenne il feudo dei discendenti della potente famiglia di cavalieri combattenti Nanteuil-Chattilon (italianizzata Natoli o dell'Antoglietta). Nel 1465 Re Ferdinando I di Napoli, confermò con decreto barone di Torchiarolo Giovanni Matteo Natoli († 1533), già Barone di Ruffano, Vaste, Casamassella. Alla sua morte ereditò i feudi e divenne baronessa di Torchiarolo sua sorella Arminia († 1542), moglie di Ferrante delli Falconi Barone di Rocca.
Torchiarolo
Distanza 4km Le origini risalgono all’epoca della formazione dei casali, dopo il mille, e dovettero essere quelle di un modesto aggregato di famiglie coloniche attorno ad una laura basiliana, di cui a quel tempo pullulavano le contrade. Si accrebbe con i profughi della vicina Valesio quando questa antica città, prima messapica poi romana, ormai ridotta a vita grama a metà del medioevo, fu rasa al suolo da Guglielmo II il malo, sceso in Puglia nel 1157 a punire i baroni ribelli. Torchiarolo fece parte della contea di Lecce” (G. Marzano). La chiesa di Santa Maria Assunta I resti di Valesio (campeggiano le terme romane) si trovano nel cuore della campagna del paese; un sito archeologico rilevante. Anche da tale città sono venuti i primi abitanti di Torchiarolo. Il paese ha origini antiche tanto che viene fatto risalire alla fine del Cinquecento, periodo in cui Torchiarolo era un piccolo centro che palpitava di vitalità religiosa. L'etimologia della parola risente verosimilmente proprio degli sforzi che il paese, molto vicino al mare e perciò facilmente esposto a razzie, profondeva per contrastare gli attacchi dei Turchi che già nel XV secolo s'erano affacciati sulle spiagge adriatiche del Salento. Anticamente, quindi, la parola Torchiarolo, aveva origine certa da Turchi o proprio Turchia, e quindi già nel '400 e '500 Torchiarolo poteva significare "mattatoio" per i Turchi. Il termine “Torchiarolo” deriva dall'avverbio latino "Turce" usato nei registri di morte per indicare un'uccisione barbarica, cioè alla turca, con scimitarre. Di quest'origine ne è prova lo stemma Municipale di Torchiarolo, già comune prima del Seicento, che rappresenta un turco legato con catene ad una torre. Molti però fanno risalire le origini del nome al torchio di legno col quale in numerosi frantoi sotterranei della zona si spremeva l’olio dal frutto dell’albero sacro a Minerva. Il Turculum e il turcularius dettero agli addetti al lavoro dei torchi l’appellativo di “turchiaroli” e all’abitato della contrada il nome di Torchiarolo, paese dei torchi (Marzano). Il paese si estende su un territorio che, anticamente paludoso, è stato bonificato nei primi decenni del Novecento. Oggi esso abbonda soprattutto di annosi uliveti, che lo rendono ridente e profumato (i tre quarti del territorio sono ulivetati), ma anche di vigneti. La caratteristica della presenza massiccia di ulivi (dall’alto appare uno straordinario manto verde che si estende sino alla costa) ha sorretto l'idea che la parola "Torchiarolo", con l'accezione di "Torchio d'oro”, possa riferirsi quindi alla spremitura di olive e uva per la produzione di olio e vino. Nel XVI, Torchiarolo, divenne il feudo dei discendenti della potente famiglia di cavalieri combattenti Nanteuil-Chattilon (italianizzata Natoli o dell'Antoglietta). Nel 1465 Re Ferdinando I di Napoli, confermò con decreto barone di Torchiarolo Giovanni Matteo Natoli († 1533), già Barone di Ruffano, Vaste, Casamassella. Alla sua morte ereditò i feudi e divenne baronessa di Torchiarolo sua sorella Arminia († 1542), moglie di Ferrante delli Falconi Barone di Rocca.
Distanza 100km Uno dei più incantevoli tesori italiani si trova nel Salento tra Torre Pali e Torre Vado, in località Marina di Pescoluse tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca: il suo nome è "Maldive del Salento". A circa 10 chilometri da Santa Maria di Leuca, infatti, sulla costa ionica del Salento per una lunghezza di circa 5 chilometri e dopo un retroterra formato da piccole dune, troviamo un panorama mozzafiato formato da una spiaggia di colore bianco intenso e un mare di un azzurro cristallino con acque così trasparenti che, con il diverso posizionamento del sole, creano degli effetti davvero particolari.
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Marina di Pescoluse
Corso Leuca
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Distanza 100km Uno dei più incantevoli tesori italiani si trova nel Salento tra Torre Pali e Torre Vado, in località Marina di Pescoluse tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca: il suo nome è "Maldive del Salento". A circa 10 chilometri da Santa Maria di Leuca, infatti, sulla costa ionica del Salento per una lunghezza di circa 5 chilometri e dopo un retroterra formato da piccole dune, troviamo un panorama mozzafiato formato da una spiaggia di colore bianco intenso e un mare di un azzurro cristallino con acque così trasparenti che, con il diverso posizionamento del sole, creano degli effetti davvero particolari.
Distanza 75km La cittadina, sede vescovile dal VI secolo, si trova lungo la costa occidentale del Salento, protesa sul mar Ionio. La città è divisa in due zone distinte: il centro storico, che sorge su di un'isola di natura calcarea e ha un circuito di circa 1,5 km, e il borgo nuovo, collegato all'isola mediante un ponte in muratura risalente al XVII secolo, in seguito alla qual costruzione si è formato progressivamente il borgo nuovo che si estende ad oggi su un'area superiore a quella di tutta l'isola. A ovest di Gallipoli sorgono l'isola del Campo, l'isolotto chiamato de "Li picciuni" e l'isola di Sant'Andrea che, completamente pianeggiante, si estende per circa 50 ettari. Gallipoli è capoluogo di circondario dal 1860 al 1927. Nel 2015 la città ha presieduto la Conferenza Permanente delle Città Storiche del Mediterraneo.
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Gallipoli
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Distanza 75km La cittadina, sede vescovile dal VI secolo, si trova lungo la costa occidentale del Salento, protesa sul mar Ionio. La città è divisa in due zone distinte: il centro storico, che sorge su di un'isola di natura calcarea e ha un circuito di circa 1,5 km, e il borgo nuovo, collegato all'isola mediante un ponte in muratura risalente al XVII secolo, in seguito alla qual costruzione si è formato progressivamente il borgo nuovo che si estende ad oggi su un'area superiore a quella di tutta l'isola. A ovest di Gallipoli sorgono l'isola del Campo, l'isolotto chiamato de "Li picciuni" e l'isola di Sant'Andrea che, completamente pianeggiante, si estende per circa 50 ettari. Gallipoli è capoluogo di circondario dal 1860 al 1927. Nel 2015 la città ha presieduto la Conferenza Permanente delle Città Storiche del Mediterraneo.
Distanza 100km Ai confini della terra, “finibus terrae”, definizione tramandata dai latini, per indicare un territorio che sancisce il termine ultimo dello stivale e, affacciandosi nel Mediterraneo, guarda oltre i confini italiani come per cercare un primo approccio con i popoli vicini. E proprio la particolare posizione geografica di Santa Maria di Leuca ha rappresentato, nel corso dei secoli, un’opportunità di incontro, aggregazione, miscuglio fra popoli e culture del bacino Mediterraneo: a Leuca troviamo, infatti, segni del passaggio di cretesi, fenici, greci che trovavano in questo posto il giusto scalo per i traffici marittimi, il punto d’incontro fra le rette commerciali che univano Oriente ed Occidente.
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Santa Maria di Leuca
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Distanza 100km Ai confini della terra, “finibus terrae”, definizione tramandata dai latini, per indicare un territorio che sancisce il termine ultimo dello stivale e, affacciandosi nel Mediterraneo, guarda oltre i confini italiani come per cercare un primo approccio con i popoli vicini. E proprio la particolare posizione geografica di Santa Maria di Leuca ha rappresentato, nel corso dei secoli, un’opportunità di incontro, aggregazione, miscuglio fra popoli e culture del bacino Mediterraneo: a Leuca troviamo, infatti, segni del passaggio di cretesi, fenici, greci che trovavano in questo posto il giusto scalo per i traffici marittimi, il punto d’incontro fra le rette commerciali che univano Oriente ed Occidente.

Visite turistiche

Distanza 6km Valesio (anche indicata in testi classici come Baletum o Valesium) è un sito archeologico a sud di Brindisi in provincia di Brindisi, raggiungibile dalla Superstrada Brindisi-Lecce allo svincolo per il comune di Torchiarolo. Nella Tabula Peutingeriana questo sito è indicato come Mutatio Valentia ed è posto a metà del tragitto della cosiddetta Via Traiana Calabra che andava da Brindisi a Lecce per proseguire sino ad Otranto. A Valesio sono state trovate, negli anni, tracce di insediamenti che vanno dall'età del ferro sino all'Alto Medioevo.
Resti complesso termale area archeologica di Valesio
Distanza 6km Valesio (anche indicata in testi classici come Baletum o Valesium) è un sito archeologico a sud di Brindisi in provincia di Brindisi, raggiungibile dalla Superstrada Brindisi-Lecce allo svincolo per il comune di Torchiarolo. Nella Tabula Peutingeriana questo sito è indicato come Mutatio Valentia ed è posto a metà del tragitto della cosiddetta Via Traiana Calabra che andava da Brindisi a Lecce per proseguire sino ad Otranto. A Valesio sono state trovate, negli anni, tracce di insediamenti che vanno dall'età del ferro sino all'Alto Medioevo.

Chicche

Distanza 20km Semplicemente un luogo incredibile, fuori dal tempo e dallo spazio. Ve lo può raccontare solo Vincent (Vincenzo Brunetti), l'artista che ha creato tutto!
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Vincent City - Casa dell'artista Vincent Brunetti
Via Case Sparse
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Distanza 20km Semplicemente un luogo incredibile, fuori dal tempo e dallo spazio. Ve lo può raccontare solo Vincent (Vincenzo Brunetti), l'artista che ha creato tutto!
A due passi da Leuca esiste un luogo spettacolare tra i più belli di tutta la Puglia. Un posto imperdibile e sorprendente proprio nel Salento che non ti aspetti. Infatti, bastano pochi minuti d’auto per ritrovarsi catapultati in un paesaggio completamente opposto dove le scogliere vertiginose sprofondano meravigliosamente nell’azzurro. Siamo arrivati al Ciolo! La bellezza del posto lascia senza fiato! Due speroni di roccia che lasciano entrare il mare lasciando una piccola insenatura che porta al grazioso guado. Dal ponte la vista è spettacolare! E tutto intorno come un quadro, i colori della macchia mediterranea e l’azzurro del mare. La località prende il nome dal termine dialettale Ciole, particolari specie di corvi -uccelli (le Ciole in termine dialettale) che nidificavano tra gli anfratti delle grotte. Infatti la costa è caratterizzata dalla presenza di numerose cavità paradiso per i naturalisti e per gli appassionati di arrampicate. In molte grotte sono stati ristrovati resti risalenti Paleolitico ed al Neolitico. Oltre a questa ricchezza archeologica, il posto custodisce un ambiente ricco di biodiversità. Per questo motivo dal 2006 la località risulta tutelata all’interno dei territori del PARCO Regionale COSTA OTRANTO –SANTA MARIA DI LEUCA E BOSCO DI TRICASE. All’interno del Parco è possibile seguire i sentieri già tracciati per gli appassionati delle camminate: i famosi Sentieri del trekking al Ciolo e quello delle Cipolliane. Poco distante dalla baia si trovano alcune delle grotte di Leuca, la grotta Grande del Ciolo o grotta del Pozzo che si apre imponente sul mare e custodisce un grazioso laghetto e la grotta piccola profonda circa 120 metri. La località è molto accogliente e nello spazio antistante il ponte si possono trovare i parcheggi e graziosi ristoranti per aperitivi sul mare. A proposito di locali, lo sguardo inevitabilmente cade sul famoso Cibò, uno dei locali più cool delle notti salentine.
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Gagliano del Capo
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A due passi da Leuca esiste un luogo spettacolare tra i più belli di tutta la Puglia. Un posto imperdibile e sorprendente proprio nel Salento che non ti aspetti. Infatti, bastano pochi minuti d’auto per ritrovarsi catapultati in un paesaggio completamente opposto dove le scogliere vertiginose sprofondano meravigliosamente nell’azzurro. Siamo arrivati al Ciolo! La bellezza del posto lascia senza fiato! Due speroni di roccia che lasciano entrare il mare lasciando una piccola insenatura che porta al grazioso guado. Dal ponte la vista è spettacolare! E tutto intorno come un quadro, i colori della macchia mediterranea e l’azzurro del mare. La località prende il nome dal termine dialettale Ciole, particolari specie di corvi -uccelli (le Ciole in termine dialettale) che nidificavano tra gli anfratti delle grotte. Infatti la costa è caratterizzata dalla presenza di numerose cavità paradiso per i naturalisti e per gli appassionati di arrampicate. In molte grotte sono stati ristrovati resti risalenti Paleolitico ed al Neolitico. Oltre a questa ricchezza archeologica, il posto custodisce un ambiente ricco di biodiversità. Per questo motivo dal 2006 la località risulta tutelata all’interno dei territori del PARCO Regionale COSTA OTRANTO –SANTA MARIA DI LEUCA E BOSCO DI TRICASE. All’interno del Parco è possibile seguire i sentieri già tracciati per gli appassionati delle camminate: i famosi Sentieri del trekking al Ciolo e quello delle Cipolliane. Poco distante dalla baia si trovano alcune delle grotte di Leuca, la grotta Grande del Ciolo o grotta del Pozzo che si apre imponente sul mare e custodisce un grazioso laghetto e la grotta piccola profonda circa 120 metri. La località è molto accogliente e nello spazio antistante il ponte si possono trovare i parcheggi e graziosi ristoranti per aperitivi sul mare. A proposito di locali, lo sguardo inevitabilmente cade sul famoso Cibò, uno dei locali più cool delle notti salentine.

Storia, Architettura e Cibo

Distanza 70km La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale a cavallo tra la città metropolitana di Bari e le province di Brindisi e di Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono, le masserie e il paesaggio rurale in genere caratterizzato dall'elevato uso della pietra locale utilizzata per costruire muri a secco e dal terreno di colore rosso acceso, tipico della Puglia meridionale.
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Valle d'Itria
11 Via Cisternino
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Distanza 70km La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale a cavallo tra la città metropolitana di Bari e le province di Brindisi e di Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono, le masserie e il paesaggio rurale in genere caratterizzato dall'elevato uso della pietra locale utilizzata per costruire muri a secco e dal terreno di colore rosso acceso, tipico della Puglia meridionale.

Spiagge

Distanza 40km Località turistica del Salento situata sulla costa ionica della penisola salentina, dista 26,9 km dal capoluogo provinciale ed è sede dell'Area naturale marina protetta Porto Cesareo e della Riserva Naturale Orientata Regionale Palude del Conte e Duna Costiera.
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Porto Cesareo
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Distanza 40km Località turistica del Salento situata sulla costa ionica della penisola salentina, dista 26,9 km dal capoluogo provinciale ed è sede dell'Area naturale marina protetta Porto Cesareo e della Riserva Naturale Orientata Regionale Palude del Conte e Duna Costiera.
Distanza 40km I suoi colori, soprattutto per la sua barriera corallina, ricordano le più famose mete esotiche. La baia di Torre Lapillo è una lunga lingua di sabbia bianca che va da Punta Prosciutto a Porto Cesareo. Ha spiagge di sabbia e scogliere basse, lidi attrezzati e spiaggia libera: questo la rende una località marina adatta a tutti i gusti, perfetta per i bambini, le famiglie, chi cerca il relax e chi ama lo sport. I lidi più amati dai giovani, che di notte diventano anche vere discoteche sulla spiaggia, sono Lido Max, Lido La Pineta, Bahia del Sol, Orange Sun, Stella Maris, Bacino Grande. Le famiglie che cercano la tranquillità, invece, scelgono per lo più Riva degli angeli, Lido delle Sirene, Togo Bay, Lido degli Angeli, Bonavista e Samanà. Un consiglio? Non tardate a scendere in spiaggia la mattina, rischiate di non trovare posto!
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Spiaggia di Torre Lapillo
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Distanza 40km I suoi colori, soprattutto per la sua barriera corallina, ricordano le più famose mete esotiche. La baia di Torre Lapillo è una lunga lingua di sabbia bianca che va da Punta Prosciutto a Porto Cesareo. Ha spiagge di sabbia e scogliere basse, lidi attrezzati e spiaggia libera: questo la rende una località marina adatta a tutti i gusti, perfetta per i bambini, le famiglie, chi cerca il relax e chi ama lo sport. I lidi più amati dai giovani, che di notte diventano anche vere discoteche sulla spiaggia, sono Lido Max, Lido La Pineta, Bahia del Sol, Orange Sun, Stella Maris, Bacino Grande. Le famiglie che cercano la tranquillità, invece, scelgono per lo più Riva degli angeli, Lido delle Sirene, Togo Bay, Lido degli Angeli, Bonavista e Samanà. Un consiglio? Non tardate a scendere in spiaggia la mattina, rischiate di non trovare posto!
Torre Colimena è frazione di Manduria, in provincia di Taranto, località balneare conosciuta ed apprezzata per le sue spiagge bellissime (Punta Prosciutto) e la natura circostante, che la rende adatta a famiglie..
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Torre Colimena
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Torre Colimena è frazione di Manduria, in provincia di Taranto, località balneare conosciuta ed apprezzata per le sue spiagge bellissime (Punta Prosciutto) e la natura circostante, che la rende adatta a famiglie..
Distanza 40km E’ una delle spiagge più belle di tutta Italia, la più bella secondo il quotidiano inglese Telegraph, ma per godere delle sue acque davvero trasparenti, bisogna rinunciare a qualche comodità. A Punta Prosciutto non ci sono lidi attrezzati dove noleggiare ombrellone e lettino, ed è proprio questo uno dei motivi del suo fascino. La natura è incontaminata, la spiaggia è libera. Sabbia o scogli? Sabbia, per la maggior parte: le sue dune di sabbia si estendono per vari km e sono ricoperte dai boschi caratteristici della macchia mediterranea. Non a caso, il litorale appartiene al Parco Naturale regionale, comprendente anche la vecchia Salina di Torre Colimena e l`Area Marina Protetta. Per gli appassionati, la spiaggia è perfetta per praticare barca a vela, immersioni e kitesurf. Dove si trova la spiaggia di Punta Prosciutto? La spiaggia Punta Prosciutto, nota anche palude del conte, si trova a sud di Torre Colimena, al confine tra la provincia di Lecce e quella di Taranto.
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Punta Prosciutto
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Distanza 40km E’ una delle spiagge più belle di tutta Italia, la più bella secondo il quotidiano inglese Telegraph, ma per godere delle sue acque davvero trasparenti, bisogna rinunciare a qualche comodità. A Punta Prosciutto non ci sono lidi attrezzati dove noleggiare ombrellone e lettino, ed è proprio questo uno dei motivi del suo fascino. La natura è incontaminata, la spiaggia è libera. Sabbia o scogli? Sabbia, per la maggior parte: le sue dune di sabbia si estendono per vari km e sono ricoperte dai boschi caratteristici della macchia mediterranea. Non a caso, il litorale appartiene al Parco Naturale regionale, comprendente anche la vecchia Salina di Torre Colimena e l`Area Marina Protetta. Per gli appassionati, la spiaggia è perfetta per praticare barca a vela, immersioni e kitesurf. Dove si trova la spiaggia di Punta Prosciutto? La spiaggia Punta Prosciutto, nota anche palude del conte, si trova a sud di Torre Colimena, al confine tra la provincia di Lecce e quella di Taranto.
Distanza 50km Al suo interno, oltre al litorale di Maruggio si trovano anche Porto Cesareo e Manduria. In questo speciale angolo del Salento, scelto ogni estate da tantissimi turisti, si alternano tratti di sabbia soffice a scogliere rocciose, affiancate da ampie distese di profumata macchia mediterranea, muretti a secco e imponenti uliveti millenari.
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Campomarino
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Distanza 50km Al suo interno, oltre al litorale di Maruggio si trovano anche Porto Cesareo e Manduria. In questo speciale angolo del Salento, scelto ogni estate da tantissimi turisti, si alternano tratti di sabbia soffice a scogliere rocciose, affiancate da ampie distese di profumata macchia mediterranea, muretti a secco e imponenti uliveti millenari.
Distanza 60km Porto Selvaggio si trova a Nardò, comune in provincia di Lecce tra Gallipoli e Porto Cesareo. L’area, già dal 1980, è un Parco naturale istituito dalla Regione Puglia che comprende 432 ettari di costa, di cui 268 di pineta. La pineta che circonda la spiaggia è infatti ciò che rende la riserva di Porto Selvaggio un luogo unico e rilassante: i pini sono stati piantati negli anni Cinquanta grazie a fondi statali. Il centro del Parco naturale è la piccola spiaggia di ghiaia e ciottoli che ogni anno attira molti turisti. Il mare è cristallino e delimitato da una bassa scogliera sui due lati. La particolarità di questa spiaggia è data anche da una corrente di acqua dolce fredda che arriva direttamente nella baia. Oggi il Parco è costituito da oltre 1000 ettari di terreno ed è tutto da scoprire. Cosa vedere a Porto Selvaggio Uno degli ingressi più facili da raggiungere si trova a un chilometro da Santa Caterina, frazione di Nardò, in località Villa Tafuri. Da qui, data l’estensione del Parco, potrete scegliere quale località visitare seguendo uno dei percorsi segnalati, tenendo conto che in ogni caso per giungere al mare sarà necessario camminare per qualche chilometro. La spiaggia di Porto Selvaggio La baia di Porto Selvaggio, che dà il nome all’intero parco, è la più celebre e frequentata, soprattutto nella bella stagione. Dall’ingresso, percorrendo il sentiero nella pineta per circa 20 minuti giungerete alla spiaggia fatta di sassolini e scogli. La vista è incantevole e la baia è perfetta per prendere il sole e fare bagni, mentre se volete fare tuffi dagli scogli il consiglio è quello di allontanarvi un po’ dalla spiaggia, dove l’acqua tende a essere piuttosto bassa. Nei dintorni, oltre a scogliere adatte ai più temerari, per tuffarsi nel blu, potrete addentrarvi nel parco sui numerosi sentieri nella pineta ed esplorarlo in tutta libertà. Tra gli scorci più notevoli, tornando verso Gallipoli potrete ammirare la Torre di Santa Maria dall’Alto, un’antica torre d’avvistamento da cui si gode di una vista mozzafiato sull’intero parco naturale di Porto Selvaggio. In alternativa potrete seguire i percorsi per visitare le suggestive grotte come la Grotta Gaia, accessibile a piedi, o la Grotta Verde, raggiungibile in poche bracciate dalla sua piccola spiaggia. La Baia di Uluzzo Un’altra baia molto suggestiva si chiama baia di Uluzzo e si trova proseguendo in direzione opposta, verso Porto Cesareo. Questo è forse il punto più suggestivo del parco nonché dell’intero litorale ionico, ma è anche il più difficile da raggiungere. Proseguendo lungo la costa e arrivando in macchina fino al famoso locale “Il Fico d’India”, sarà necessario proseguire a piedi su un sentiero in discreta pendenza, per cui occorrerà essere attrezzati con scarpe adatte al percorso impervio e scosceso. Sarete tuttavia pienamente ricompensati per la fatica dallo splendido panorama, specialmente se deciderete di trattenervi fino al tramonto! La baia di Uluzzo è anche conosciuta per essere un punto di interesse archeologico. Anche qui, infatti, troverete numerose grotte come la grotta Cosma, la grotta di Uluzzo e la grotta del Cavallo, la più famosa per via dei reperti in essa rinvenuti che documentano oltre 120mila anni si storia: pensate che alcuni risalgono all’epoca dell’uomo di Neanderthal! Anche Serra Cicoria, dove sono state ritrovate numerose testimonianze come vasi di terracotta e strumenti tipici del neolitico, è un sito archeologico di notevole interesse.
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Porto Selvaggio
Serra Cicora
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Distanza 60km Porto Selvaggio si trova a Nardò, comune in provincia di Lecce tra Gallipoli e Porto Cesareo. L’area, già dal 1980, è un Parco naturale istituito dalla Regione Puglia che comprende 432 ettari di costa, di cui 268 di pineta. La pineta che circonda la spiaggia è infatti ciò che rende la riserva di Porto Selvaggio un luogo unico e rilassante: i pini sono stati piantati negli anni Cinquanta grazie a fondi statali. Il centro del Parco naturale è la piccola spiaggia di ghiaia e ciottoli che ogni anno attira molti turisti. Il mare è cristallino e delimitato da una bassa scogliera sui due lati. La particolarità di questa spiaggia è data anche da una corrente di acqua dolce fredda che arriva direttamente nella baia. Oggi il Parco è costituito da oltre 1000 ettari di terreno ed è tutto da scoprire. Cosa vedere a Porto Selvaggio Uno degli ingressi più facili da raggiungere si trova a un chilometro da Santa Caterina, frazione di Nardò, in località Villa Tafuri. Da qui, data l’estensione del Parco, potrete scegliere quale località visitare seguendo uno dei percorsi segnalati, tenendo conto che in ogni caso per giungere al mare sarà necessario camminare per qualche chilometro. La spiaggia di Porto Selvaggio La baia di Porto Selvaggio, che dà il nome all’intero parco, è la più celebre e frequentata, soprattutto nella bella stagione. Dall’ingresso, percorrendo il sentiero nella pineta per circa 20 minuti giungerete alla spiaggia fatta di sassolini e scogli. La vista è incantevole e la baia è perfetta per prendere il sole e fare bagni, mentre se volete fare tuffi dagli scogli il consiglio è quello di allontanarvi un po’ dalla spiaggia, dove l’acqua tende a essere piuttosto bassa. Nei dintorni, oltre a scogliere adatte ai più temerari, per tuffarsi nel blu, potrete addentrarvi nel parco sui numerosi sentieri nella pineta ed esplorarlo in tutta libertà. Tra gli scorci più notevoli, tornando verso Gallipoli potrete ammirare la Torre di Santa Maria dall’Alto, un’antica torre d’avvistamento da cui si gode di una vista mozzafiato sull’intero parco naturale di Porto Selvaggio. In alternativa potrete seguire i percorsi per visitare le suggestive grotte come la Grotta Gaia, accessibile a piedi, o la Grotta Verde, raggiungibile in poche bracciate dalla sua piccola spiaggia. La Baia di Uluzzo Un’altra baia molto suggestiva si chiama baia di Uluzzo e si trova proseguendo in direzione opposta, verso Porto Cesareo. Questo è forse il punto più suggestivo del parco nonché dell’intero litorale ionico, ma è anche il più difficile da raggiungere. Proseguendo lungo la costa e arrivando in macchina fino al famoso locale “Il Fico d’India”, sarà necessario proseguire a piedi su un sentiero in discreta pendenza, per cui occorrerà essere attrezzati con scarpe adatte al percorso impervio e scosceso. Sarete tuttavia pienamente ricompensati per la fatica dallo splendido panorama, specialmente se deciderete di trattenervi fino al tramonto! La baia di Uluzzo è anche conosciuta per essere un punto di interesse archeologico. Anche qui, infatti, troverete numerose grotte come la grotta Cosma, la grotta di Uluzzo e la grotta del Cavallo, la più famosa per via dei reperti in essa rinvenuti che documentano oltre 120mila anni si storia: pensate che alcuni risalgono all’epoca dell’uomo di Neanderthal! Anche Serra Cicoria, dove sono state ritrovate numerose testimonianze come vasi di terracotta e strumenti tipici del neolitico, è un sito archeologico di notevole interesse.
Le Spiagge più belle di Gallipoli Lido Conchiglie La prima spiaggia di Gallipoli che vogliamo raccontarvi è quella che si trova più a nord rispetto al centro città: Lido Conchiglie, situata a circa 8 km dal centro. Tratti di sabbia fine si alternano a roccia levigata e macchia mediterranea in questa prima parte di litorale gallipolino. La spiaggia giusta per chi è cerca di relax e, in alcuni momenti dell’anno, addirittura di privacy: lido attrezzato e al tempo stesso libero, ideale per ogni bagnante. Rivabella Proseguendo verso sud incontriamo Rivabella, a circa 5 km dal centro di Gallipoli. La fresca e vicina pineta regala ombrosi momenti lontani dal caldo sole pugliese, gli stabilimenti balneari, invece, donano il giusto comfort per affrontare la giornata di mare. I nuotatori poco esperti troveranno qui il loro eden, con i fondali bassi bagnati da un’acqua caraibica, mentre la lunga di spiaggia di oltre 1 km invita a lunghe camminate accarezzati dalla brezza marina. La Puritate Eccoci arrivati in pieno centro storico, appena sotto le mura antiche, dove si estende una piccola spiaggia ambrata di appena 300 metri. Tanto cara a turisti e locali, la Puritate o Spiaggia della Purità prende il nome dalla vicina Chiesa della Madonna della Purità ed è perfetta per un bagno di sole a seguito di un’incursione cittadina, tra le viuzze bianche, i balconi fioriti e i giardini orientaleggianti. Il borgo di Gallipoli fa da sfondo a un’acqua cristallina meravigliosa… correte a tuffarvi! Lido San Giovanni Appena a sud del centro storico di Gallipoli si apre il lungo e dorato Lido San Giovanni, famoso non solo per il suo mare sfumato di blu e la sua sabbia dorata ma anche per aver dato vita al primo stabilimento balneare del litorale, nei lontani anni Sessanta. In questo tratto di spiaggia potete trovare un mare sempre abbastanza calmo e battuto dalla tramontana, con fondali bassi, pietre levigate e arenile morbido come la seta. Verrete rapiti dalle sue dune si sabbia… Baia Verde Gallipoli fa rima con Baia Verde. E quindi con spiagge caraibiche e divertimento sfrenato. Sì perché questo lunghissimo tratto di costa situato a 10 minuti di macchina da Gallipoli è il più famoso di tutto il Salento, affollatissimo nel mese di agosto ma pur sempre meraviglioso. A renderlo così celebre non sono solo le sfumature smeraldine del mare e la sabbia bianca come le Maldive ma anche la presenza di stabilimenti alla moda, che organizzano tramonti danzanti e aperitivi modaioli. Avete mai sentito parlare del Samsara? Punta della Suina Ma per incontrare il paradiso terrestre dovrete scendere ancora un pochino a sud e fermarvi a Punta della Suina, una delle spiagge più belle della Puglia e di tutta l’Italia, incastonata come un diamante luccicante nel Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta Pizzo. L’aera protetta mantiene il luogo intatto e, preservandolo dalla prepotente mano dell’uomo, regala un angolo di meraviglia bagnato dal blu perfetto per tuffi ristoratori e scatti d’autore. Noi vi consigliamo di tirare fino al tramonto per godere dei suoi colori unici… Punta Pizzo Chiudiamo il nostro articolo sulle spiagge più belle di Gallipoli a Punta Pizzo, che fa sempre parte di quel meraviglioso Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta Pizzo, per l’appunto. Il profumo della macchia mediterranea vi farà compagnia durante la vostra giornata in uno dei mari più belli d’Italia, mentre le acque sfumate di un azzurro intenso bagnano l’arenile dorato, punteggiato da rocce e conchiglie. Prima di andarvene andate a salutare l’antica Torre del Pizzo, risalente al ‘500.
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Gallipoli
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Le Spiagge più belle di Gallipoli Lido Conchiglie La prima spiaggia di Gallipoli che vogliamo raccontarvi è quella che si trova più a nord rispetto al centro città: Lido Conchiglie, situata a circa 8 km dal centro. Tratti di sabbia fine si alternano a roccia levigata e macchia mediterranea in questa prima parte di litorale gallipolino. La spiaggia giusta per chi è cerca di relax e, in alcuni momenti dell’anno, addirittura di privacy: lido attrezzato e al tempo stesso libero, ideale per ogni bagnante. Rivabella Proseguendo verso sud incontriamo Rivabella, a circa 5 km dal centro di Gallipoli. La fresca e vicina pineta regala ombrosi momenti lontani dal caldo sole pugliese, gli stabilimenti balneari, invece, donano il giusto comfort per affrontare la giornata di mare. I nuotatori poco esperti troveranno qui il loro eden, con i fondali bassi bagnati da un’acqua caraibica, mentre la lunga di spiaggia di oltre 1 km invita a lunghe camminate accarezzati dalla brezza marina. La Puritate Eccoci arrivati in pieno centro storico, appena sotto le mura antiche, dove si estende una piccola spiaggia ambrata di appena 300 metri. Tanto cara a turisti e locali, la Puritate o Spiaggia della Purità prende il nome dalla vicina Chiesa della Madonna della Purità ed è perfetta per un bagno di sole a seguito di un’incursione cittadina, tra le viuzze bianche, i balconi fioriti e i giardini orientaleggianti. Il borgo di Gallipoli fa da sfondo a un’acqua cristallina meravigliosa… correte a tuffarvi! Lido San Giovanni Appena a sud del centro storico di Gallipoli si apre il lungo e dorato Lido San Giovanni, famoso non solo per il suo mare sfumato di blu e la sua sabbia dorata ma anche per aver dato vita al primo stabilimento balneare del litorale, nei lontani anni Sessanta. In questo tratto di spiaggia potete trovare un mare sempre abbastanza calmo e battuto dalla tramontana, con fondali bassi, pietre levigate e arenile morbido come la seta. Verrete rapiti dalle sue dune si sabbia… Baia Verde Gallipoli fa rima con Baia Verde. E quindi con spiagge caraibiche e divertimento sfrenato. Sì perché questo lunghissimo tratto di costa situato a 10 minuti di macchina da Gallipoli è il più famoso di tutto il Salento, affollatissimo nel mese di agosto ma pur sempre meraviglioso. A renderlo così celebre non sono solo le sfumature smeraldine del mare e la sabbia bianca come le Maldive ma anche la presenza di stabilimenti alla moda, che organizzano tramonti danzanti e aperitivi modaioli. Avete mai sentito parlare del Samsara? Punta della Suina Ma per incontrare il paradiso terrestre dovrete scendere ancora un pochino a sud e fermarvi a Punta della Suina, una delle spiagge più belle della Puglia e di tutta l’Italia, incastonata come un diamante luccicante nel Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta Pizzo. L’aera protetta mantiene il luogo intatto e, preservandolo dalla prepotente mano dell’uomo, regala un angolo di meraviglia bagnato dal blu perfetto per tuffi ristoratori e scatti d’autore. Noi vi consigliamo di tirare fino al tramonto per godere dei suoi colori unici… Punta Pizzo Chiudiamo il nostro articolo sulle spiagge più belle di Gallipoli a Punta Pizzo, che fa sempre parte di quel meraviglioso Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta Pizzo, per l’appunto. Il profumo della macchia mediterranea vi farà compagnia durante la vostra giornata in uno dei mari più belli d’Italia, mentre le acque sfumate di un azzurro intenso bagnano l’arenile dorato, punteggiato da rocce e conchiglie. Prima di andarvene andate a salutare l’antica Torre del Pizzo, risalente al ‘500.

Tipps für Reisende

Verkehrsmittel

Avere una macchina è fondamentale.

In estate spesso è difficile trovare macchine a noleggio. Rimango a disposizione se fosse necessario trovarne una tra i contatti locali.