Pasqualeha creato una guida

Pasquale
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Visite turistiche

Antica abitazione tipicamente arredata. Per meglio comprendere usi e costumi degli abitanti degli antichi Rioni Sassi di Matera, prima del loro abbandono, Vi invitiamo a visitare nel Sasso Caveoso, in vico Solitario, la Storica Casa Grotta arredata con i mobili e gli attrezzi autentici del periodo in cui era abitata. La Storica Casa Grotta dispone all'interno di una descrizione multilingue.
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Casa Grotta nei Sassi
11 Vico Solitario
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Antica abitazione tipicamente arredata. Per meglio comprendere usi e costumi degli abitanti degli antichi Rioni Sassi di Matera, prima del loro abbandono, Vi invitiamo a visitare nel Sasso Caveoso, in vico Solitario, la Storica Casa Grotta arredata con i mobili e gli attrezzi autentici del periodo in cui era abitata. La Storica Casa Grotta dispone all'interno di una descrizione multilingue. 
Il Ponte Tibetano di Matera, di recente costruzione, da alcuni anni è ormai diventata un’attrazione da non perdere non solo per chi visita la città dei Sassi ma anche per i materani stessi: il ponte, infatti, fa parte di un bellissimo percorso di trekking adatto anche ai bambini che porta dai Sassi al cuore del Parco della Murgia Materana.
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Ponte Tibetano della Gravina
27 Via Madonna delle Virtù
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Il Ponte Tibetano di Matera, di recente costruzione, da alcuni anni è ormai diventata un’attrazione da non perdere non solo per chi visita la città dei Sassi ma anche per i materani stessi: il ponte, infatti, fa parte di un bellissimo percorso di trekking adatto anche ai bambini che porta dai Sassi al cuore del Parco della Murgia Materana.
La Chiesa di Santa Maria De Idris sorge nella parte alta dello sperone roccioso del Montirone (o Monterrone), nelle vicinanze di San Pietro Caveoso. La posizione è stupenda e offre un panorama unico, sulla città e sulla Gravina.
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Church of Santa Maria de Idris
Via Madonna dell'Idris
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La Chiesa di Santa Maria De Idris sorge nella parte alta dello sperone roccioso del Montirone (o Monterrone), nelle vicinanze di San Pietro Caveoso. La posizione è stupenda e offre un panorama unico, sulla città e sulla Gravina.
L’aspetto attuale della CHIESA DEI SS. PIETRO E PAOLO, popolarmente conosciuta come la chiesa di San Pietro Caveoso e considerata, nei tempi andati, uno dei maggiori punti di riferimento religiosi di Matera sia per l’ampiezza della parrocchia, che per la ricchezza dei suoi beni, risale alla fine del XIII primi anni del XIV secolo, mentre la iniziale costruzione risale al 1218. La facciata barocca è motivata da paraste che incorniciano i portali e terminano in acroteri, mentre le nicchie contengono rispettivamente le statue a destra di San Paolo, a sinistra di San Pietro e al centro della Madonna della Misericordia, simbolo della Chiesa universale, che accoglie sotto il suo mantello coloro che ne invocano protezione; da notare alla sinistra della Vergine i supplicanti sono raffigurati calzanti dei cappucci sul capo, secondo quanto accadeva all’epoca della costruzione della Chiesa, quando erano molto diffuse le confraternite religiose che spesso prevedevano l’anonimato dei loro membri.
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Church of Saint Peter 'Caveoso'
1 Piazza S. Pietro Caveoso
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L’aspetto attuale della CHIESA DEI SS. PIETRO E PAOLO, popolarmente conosciuta come la chiesa di San Pietro Caveoso e considerata, nei tempi andati, uno dei maggiori punti di riferimento religiosi di Matera sia per l’ampiezza della parrocchia, che per la ricchezza dei suoi beni, risale alla fine del XIII primi anni del XIV secolo, mentre la iniziale costruzione risale al 1218. La facciata barocca è motivata da paraste che incorniciano i portali e terminano in acroteri, mentre le nicchie contengono rispettivamente le statue a destra di San Paolo, a sinistra di San Pietro e al centro della Madonna della Misericordia, simbolo della Chiesa universale, che accoglie sotto il suo mantello coloro che ne invocano protezione; da notare alla sinistra della Vergine i supplicanti sono raffigurati calzanti dei cappucci sul capo, secondo quanto accadeva all’epoca della costruzione della Chiesa, quando erano molto diffuse le confraternite religiose che spesso prevedevano l’anonimato dei loro membri.
Casa Noha è un presidio culturale del FAI nei Sassi di Matera. Casa Noha si trova all’interno della Civita, la rocca naturale anticamente fortificata che separa il Sasso Caveoso dal Sasso Barisano, i due antichi quartieri di Matera. E’ possibile arrivarci a piedi dalla piazza della Cattedrale imboccando l’arco in fondo alla piazza a destra, subito dopo l’arco, proseguendo lungo via San Potito e subito dopo l’incrocio con via Muro, bisogna scendere la scalinata a destra per giungere dopo pochi metri in Recinto Cavone.
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Casa Noha
9 Recinto Cavone
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Casa Noha è un presidio culturale del FAI nei Sassi di Matera. Casa Noha si trova all’interno della Civita, la rocca naturale anticamente fortificata che separa il Sasso Caveoso dal Sasso Barisano, i due antichi quartieri di Matera. E’ possibile arrivarci a piedi dalla piazza della Cattedrale imboccando l’arco in fondo alla piazza a destra, subito dopo l’arco, proseguendo lungo via San Potito e subito dopo l’incrocio con via Muro, bisogna scendere la scalinata a destra per giungere dopo pochi metri in Recinto Cavone.
La  Cattedrale di Matera fu terminata  nel 1270,  ed edificata nella Civita, il punto più alto e visibile della città ove sorse il primo nucleo abitato dei Sassi, sull’area di un monastero benedettino dedicato a S.Eustachio consacrato nel 1082, e, come si scoprì all’inzio del ’900  durante i lavori di costruzione per le fondazioni dell’adiacente  palazzo del Seminario Arcidiocesano, fu costruita su un terrapieno artificiale per innalzare ulteriormente la sua posizione ( rimane visibile da tutti i punti della antica città e dalle campagne circostanti).
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Cattedrale di Matera
Piazza Duomo
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La  Cattedrale di Matera fu terminata  nel 1270,  ed edificata nella Civita, il punto più alto e visibile della città ove sorse il primo nucleo abitato dei Sassi, sull’area di un monastero benedettino dedicato a S.Eustachio consacrato nel 1082, e, come si scoprì all’inzio del ’900  durante i lavori di costruzione per le fondazioni dell’adiacente  palazzo del Seminario Arcidiocesano, fu costruita su un terrapieno artificiale per innalzare ulteriormente la sua posizione ( rimane visibile da tutti i punti della antica città e dalle campagne circostanti).
Inaugurato nel 2006, il MUSMA è un progetto culturale della Fondazione Zétema di Matera, inserito nel programma Distretto Culturale dell’Habitat Rupestre della Basilicata.
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MUSMA Museum of Contemporary Sculpture
Via San Giacomo
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Inaugurato nel 2006, il MUSMA è un progetto culturale della Fondazione Zétema di Matera, inserito nel programma Distretto Culturale dell’Habitat Rupestre della Basilicata.
MUST – Matera Underground Stories and Traditions è un complesso ipogeo nel centro storico di Matera, risultato di quattro scavi differenti, uniti in un vasto percorso scavato nella roccia. Un viaggio sotterraneo, attraverso ambienti destinati alle più diverse attività produttive, testimonianza della vivacità del tessuto economico e sociale dell’antica città dei Sassi, a partire dall’epoca medievale e della capacità  di progettare ambienti funzionali, completamente scavati e plasmati nella roccia
MUST - Matera Underground Stories and Traditions
15 Via San Biagio
MUST – Matera Underground Stories and Traditions è un complesso ipogeo nel centro storico di Matera, risultato di quattro scavi differenti, uniti in un vasto percorso scavato nella roccia. Un viaggio sotterraneo, attraverso ambienti destinati alle più diverse attività produttive, testimonianza della vivacità del tessuto economico e sociale dell’antica città dei Sassi, a partire dall’epoca medievale e della capacità  di progettare ambienti funzionali, completamente scavati e plasmati nella roccia
Il palombaro lungo è una imponente cisterna per la raccolta dell'acqua situata sotto Piazza Vittorio Veneto. E' uno scavo artificiale realizzato in diverse fasi a partire dal XVI secolo e raggiunge una capacità di 5 milioni di litri d'acqua per una profondità di 16 metri e una lunghezza di 50 metri. Le sue pareti rocciose sono rivestite di coccio pesto, uno speciale intonaco impermeabile a base di terracotta. Fu esplorato per la prima volta nel 1991 ed oggi è possibile visitare questo capolavoro dell'antica ingegneria idraulica grazie ad agevoli passerelle sospese sull'acqua.
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Palombaro Lungo
34 Piazza Vittorio Veneto
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Il palombaro lungo è una imponente cisterna per la raccolta dell'acqua situata sotto Piazza Vittorio Veneto. E' uno scavo artificiale realizzato in diverse fasi a partire dal XVI secolo e raggiunge una capacità di 5 milioni di litri d'acqua per una profondità di 16 metri e una lunghezza di 50 metri. Le sue pareti rocciose sono rivestite di coccio pesto, uno speciale intonaco impermeabile a base di terracotta. Fu esplorato per la prima volta nel 1991 ed oggi è possibile visitare questo capolavoro dell'antica ingegneria idraulica grazie ad agevoli passerelle sospese sull'acqua.
1200 mq nel sottosuolo alla scoperta della storia della città dei Sassi e non solo sino ad una profondità di 12 metri.
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Materasum Ipogeo
7 Recinto XX Settembre
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1200 mq nel sottosuolo alla scoperta della storia della città dei Sassi e non solo sino ad una profondità di 12 metri. 
La Cripta del Peccato Originale era il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. È impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo, stesi dall’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera ed esprimenti i caratteri storici dell’arte benedettina-beneventana. La parete sinistra è movimentata da tre nicchie, su cui sono raffigurate rispettivamente le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli. La parete di fondo, invece, è ravvivata da un ampio ciclo pittorico raffigurante episodi della Creazione e del Peccato Originale.
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Crypt of Original Sin
Contrada Pietrapenta
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La Cripta del Peccato Originale era il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. È impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo, stesi dall’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera ed esprimenti i caratteri storici dell’arte benedettina-beneventana. La parete sinistra è movimentata da tre nicchie, su cui sono raffigurate rispettivamente le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli. La parete di fondo, invece, è ravvivata da un ampio ciclo pittorico raffigurante episodi della Creazione e del Peccato Originale.
MAGGIORI INFORMAZIONI Il progetto della Casa Ortega intende testimoniare la presenza a Matera del grande artista spagnolo Josè Ortega e favorire la riscoperta della tradizione artigiana. L’edificio, un tempo fortilizio longobardo posto in una posizione dominante e di grande suggestione ambientale, ospita venti bassorilievi policromi che il pittore iberico realizzò nel 1975 nella Città dei Sassi, utilizzando la tecnica artigianale locale più popolare e più emblematica: la cartapesta. Gli ambienti sono impreziositi dalle ceramiche di Giuseppe Mitarotonda e da produzioni artigianali capaci di esprimere il reciproco arricchimento tra arte e antichi mestieri.
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Casa di Ortega - Museo delle Arti applicate
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MAGGIORI INFORMAZIONI Il progetto della Casa Ortega intende testimoniare la presenza a Matera del grande artista spagnolo Josè Ortega e favorire la riscoperta della tradizione artigiana. L’edificio, un tempo fortilizio longobardo posto in una posizione dominante e di grande suggestione ambientale, ospita venti bassorilievi policromi che il pittore iberico realizzò nel 1975 nella Città dei Sassi, utilizzando la tecnica artigianale locale più popolare e più emblematica: la cartapesta. Gli ambienti sono impreziositi dalle ceramiche di Giuseppe Mitarotonda e da produzioni artigianali capaci di esprimere il reciproco arricchimento tra arte e antichi mestieri.
Il Museo nazionale di Matera nasce dall’unione di due istituzioni museali già da tempo esistenti: il Museo Archeologico nazionale Domenico Ridola e il Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi.
Museo Nazionale di Matera
24 Via Domenico Ridola
Il Museo nazionale di Matera nasce dall’unione di due istituzioni museali già da tempo esistenti: il Museo Archeologico nazionale Domenico Ridola e il Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi.
La chiesa di San Giovanni Battista, in stile romanico-pugliese, è sicuramente tra le più belle chiese presenti a Matera, oltre che essere la prima costruita al di fuori delle antiche mura della città e dei Sassi. La sua edificazione risale agli inizi del XIII secolo e fu realizzata sui resti di una piccola chiesa, Santa Maria la Nova, da cui prese inizialmente il nome. Alla fine del XVII secolo Monsignor del Ryos la riaprì al culto e la dedicò a San Giovanni Battista ma, a causa del lungo periodo di abbandono, furono necessari intensi lavori di restauro che ne modificarono profondamente la struttura originale.
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Church of Saint John Baptist
Via San Biagio
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La chiesa di San Giovanni Battista, in stile romanico-pugliese, è sicuramente tra le più belle chiese presenti a Matera, oltre che essere la prima costruita al di fuori delle antiche mura della città e dei Sassi. La sua edificazione risale agli inizi del XIII secolo e fu realizzata sui resti di una piccola chiesa, Santa Maria la Nova, da cui prese inizialmente il nome. Alla fine del XVII secolo Monsignor del Ryos la riaprì al culto e la dedicò a San Giovanni Battista ma, a causa del lungo periodo di abbandono, furono necessari intensi lavori di restauro che ne modificarono profondamente la struttura originale.
Il castello Tramontano è situato sulla collina di Lapillo, sovrastante il centro storico della città di Matera
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Castello Tramontano
Via del Castello
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Il castello Tramontano è situato sulla collina di Lapillo, sovrastante il centro storico della città di Matera
Il MIB – Museo Immersivo della Bruna – situato nel cuore del Sasso Barisano, è un percorso multimediale nella festa patronale attraverso leggende, immagini, suoni, racconti. Per il suo interesse culturale ha ricevuto il patrocinio del Comune di Matera. Nel MIB è possibile percorrere dal suo interno la Festa della Bruna, godendone i suoi momenti attraverso accattivanti filmati, ed entrando così in magica sintonia con Matera e la sua gente, ammirare un vero carro trionfale in scala 1:1, partecipare allo strazzo.
Museo Immersivo della Bruna
8 Via Fiorentini
Il MIB – Museo Immersivo della Bruna – situato nel cuore del Sasso Barisano, è un percorso multimediale nella festa patronale attraverso leggende, immagini, suoni, racconti. Per il suo interesse culturale ha ricevuto il patrocinio del Comune di Matera. Nel MIB è possibile percorrere dal suo interno la Festa della Bruna, godendone i suoi momenti attraverso accattivanti filmati, ed entrando così in magica sintonia con Matera e la sua gente, ammirare un vero carro trionfale in scala 1:1, partecipare allo strazzo.
Il museo “Racconti in Pietra” propone un viaggio nel tempo a misura di bambino, raccontando una fetta di storia, quella più antica, del territorio murgiano e materano in chiave fresca e innovativa. Preparatevi a incontrare dinosauri, la balena Giuliana e orme di creature di altri tempi.
Racconti in Pietra
9 Vico S. Leonardo
Il museo “Racconti in Pietra” propone un viaggio nel tempo a misura di bambino, raccontando una fetta di storia, quella più antica, del territorio murgiano e materano in chiave fresca e innovativa. Preparatevi a incontrare dinosauri, la balena Giuliana e orme di creature di altri tempi.
Palazzo Lanfranchi è un bellissimo edificio storico di Matera e rappresenta la più importante espressione dell’architettura del Seicento in città. Originariamente utilizzato come seminario, Palazzo Lanfranchi venne costruito nel 1668 per volere del vescovo Vincenzo Lanfranchi, secondo i dettami tridentini. Il progetto di costruzione dell’edificio fu affidato al frate Francesco da Copertino che, nel 1672, completò il complesso inglobando anche strutture preesistenti, ancora oggi parte integrante della scenografica facciata dell’edificio. Palazzo Lanfranchi oggi è sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, inaugurato nel 2003. Insieme al Museo Ridola, è una delle sedi del Museo Nazionale di Matera. COSA VEDERE A PALAZZO LANFRANCHI Il percorso espositivo del Museo, al primo piano del Palazzo, si articola in tre sezioni: Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea.
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Palazzo Lanfranchi
1 Piazzetta Pascoli
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Palazzo Lanfranchi è un bellissimo edificio storico di Matera e rappresenta la più importante espressione dell’architettura del Seicento in città. Originariamente utilizzato come seminario, Palazzo Lanfranchi venne costruito nel 1668 per volere del vescovo Vincenzo Lanfranchi, secondo i dettami tridentini. Il progetto di costruzione dell’edificio fu affidato al frate Francesco da Copertino che, nel 1672, completò il complesso inglobando anche strutture preesistenti, ancora oggi parte integrante della scenografica facciata dell’edificio. Palazzo Lanfranchi oggi è sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, inaugurato nel 2003. Insieme al Museo Ridola, è una delle sedi del Museo Nazionale di Matera. COSA VEDERE A PALAZZO LANFRANCHI Il percorso espositivo del Museo, al primo piano del Palazzo, si articola in tre sezioni: Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea.
La miniatura dei Sassi di Matera, struttura di 12 mq dal peso di 35 quintali, rappresenta gli antichi rioni negli anni in cui erano abitati. Questa opera è stata progettata e realizzata da Eustacchio Rizzi in tre anni di lavoro. Sito turistico aperto tutto l'anno e meta per migliaia di visitatori.
Sassi in Miniatura
82 Via Fiorentini
La miniatura dei Sassi di Matera, struttura di 12 mq dal peso di 35 quintali, rappresenta gli antichi rioni negli anni in cui erano abitati. Questa opera è stata progettata e realizzata da Eustacchio Rizzi in tre anni di lavoro. Sito turistico aperto tutto l'anno e meta per migliaia di visitatori.
Il Museo Laboratorio della Civiltà Contadina è un museo etnoantropologico situato nel Sasso Barisano. È stato realizzato da Donato Cascione ed è gestito dall’omonima associazione culturale (ONLUS). La struttura è costituita da un lamione soppalcato del XVI secolo che prolunga il volume di una rete di varie grotte preesistenti, collegate per esigenze espositive. Con i suoi oltre 500 metri quadrati, il museo è il più grande del Sud Italia nel suo genere. L’allestimento delle sale espositive del Museo Laboratorio è stato preceduto da anni di raccolta mirata di oggetti di uso quotidiano e di attrezzi di vari mestieri che erano alla base della vita economica e sociale di Matera. Un criterio fondamentale ha ispirato l’impostazione dei vari ambienti: il museo non doveva risultare una fredda esposizione di oggetti e arnesi, ma una ricostruzione di ambienti il più possibile fedele alla realtà. La fase operativa dell’allestimento, preceduta dallo studio approfondito dei testi più significativi della “letteratura contadina”, è stata confortata dalla consulenza di anziani che hanno vissuto questa storia la cui testimonianza è costellata di particolari che nessun testo potrebbe fornire, perché sgorgano da esperienze personali.
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Laboratory Museum of Rural Life
60 Via S. Giovanni Vecchio
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Il Museo Laboratorio della Civiltà Contadina è un museo etnoantropologico situato nel Sasso Barisano. È stato realizzato da Donato Cascione ed è gestito dall’omonima associazione culturale (ONLUS). La struttura è costituita da un lamione soppalcato del XVI secolo che prolunga il volume di una rete di varie grotte preesistenti, collegate per esigenze espositive. Con i suoi oltre 500 metri quadrati, il museo è il più grande del Sud Italia nel suo genere. L’allestimento delle sale espositive del Museo Laboratorio è stato preceduto da anni di raccolta mirata di oggetti di uso quotidiano e di attrezzi di vari mestieri che erano alla base della vita economica e sociale di Matera. Un criterio fondamentale ha ispirato l’impostazione dei vari ambienti: il museo non doveva risultare una fredda esposizione di oggetti e arnesi, ma una ricostruzione di ambienti il più possibile fedele alla realtà. La fase operativa dell’allestimento, preceduta dallo studio approfondito dei testi più significativi della “letteratura contadina”, è stata confortata dalla consulenza di anziani che hanno vissuto questa storia la cui testimonianza è costellata di particolari che nessun testo potrebbe fornire, perché sgorgano da esperienze personali.
Il Museo dell’Olio d’Oliva di Matera (MOOM) è ospitato in un antico frantoio ipogeo del 1500. Nel cuore del Sasso Caveoso, il MOOM racconta la storia di un prodotto nobile e prezioso: l’olio d’oliva. Il percorso guidato all’interno del museo è una continua scoperta che riporta indietro nel tempo. Dapprima frantoio, dal 1940 fu trasformato in cantina e l’ambiente modificato e stratificato per far posto a torchi enologici, vasche di fermentazione e affinamento del vino.
MOOM Matera Olive Oil Museum
3 Vico I Casalnuovo
Il Museo dell’Olio d’Oliva di Matera (MOOM) è ospitato in un antico frantoio ipogeo del 1500. Nel cuore del Sasso Caveoso, il MOOM racconta la storia di un prodotto nobile e prezioso: l’olio d’oliva. Il percorso guidato all’interno del museo è una continua scoperta che riporta indietro nel tempo. Dapprima frantoio, dal 1940 fu trasformato in cantina e l’ambiente modificato e stratificato per far posto a torchi enologici, vasche di fermentazione e affinamento del vino.